…UN PO’ DI ME…PENSANDO…

Mi presento…

È passato più di un anno dalla prima lezione di “tecnologia della comunicazione online”…e io ancora non ho un blog. Il mio entusiasmo iniziale è presto crollato: un po’ perché mi ritengo abbastanza imbranata dal punto di vista tecnologico e un po’ perché forse mi metteva in ansia la possibilità che mi si potesse conoscere attraverso un blog.
Oggi, a distanza di tempo, ho avuto modo di leggere i blog dei miei compagni di corso….è stato tutto così piacevole e a tratti anche un po’ commovente, che mi sono resa conto della potenzialità del mezzo. Non deve essere necessariamente un diario, ma comunque un mio spazio attraverso cui possa esprimermi.
Ho bisogno di cambiare un po’ di cose, di distaccarmi dal mio amato “rimandare” e parto dal Blog :).
A questo punto potrei presentarmi, magari è anche carino….
Sono Costanza e sono al secondo anno del corso magistrale in “Teorie della comunicazione” che spero di finire a breve….
Mi piace viaggiare, credo che sia una delle cose più belle che ci siano state concesse, ma non guadagno ( a parte qualche 20ino per le ripetizioni…) e quindi diventa tutto un po’ complicato… Da un po’ di tempo mi dedico alla fotografia, mi dispiace non perderci tutto il tempo che vorrei, le cose da sapere sono molte e io magari metto un po’ da parte questa passione a volte.
Adoro il caffè, ma quello della moka, che è la mia pausa preferita; la pioggia mentre dormo e essere in macchina mentre fuori è ancora giorno, nelle tipiche giornate di fine aprile inizio maggio, quando non ti eri neanche accorto che le giornate erano allungate.
Ho riscoperto da poco quanto sia esaltante andare in altalena e quanto allo stesso tempo il tutto possa crearti scompiglio e spossatezza. Il risvolto della medaglia!
Sono volubile, paranoica e anche un po’ “pallosetta” (si può dire in un blog?!)..tendo a preoccuparmi e andare in ansia per tutto. Mi piace stare in compagnia, senza dover far qualcosa per forza, ma adoro anche starmene da sola, necessito di quei momenti tutti per me.
Amo la semplicità, ma sono attratta dalla stravaganza.
Ci sono due aspetti che ogni persona dovrebbe portare con sé, secondo me: l’umiltà e il rispetto.
Non fumo, e un po’ mi dispiace…perché mi è sempre mancato a scuola quel momento tipico di aggregazione e socializzazione…ma diciamo che il caffè compensa la mia mancanza:).
Per ora direi che può bastare….poi sarà il mio blog a parlare di me.

LONDRA…….

A distanza di un giorno dal mio ritorno sento quella malinconica che si appropria di me ogni volta che visito una città….
È una strana sensazione, una voglia di non stare qua, un senso di inadeguatezza e quasi di insofferenza verso tutto e tutti! Non credevo che Londra potesse rispecchiare i miei ideali, che potesse farmi sentire così a mio agio e invece l’ho trovata al di sopra delle mie aspettative. Ospita di tutto, ed è questo il bello: la possibilità di mettere insieme generi completamenti diversi. Penso che sia una città a misura di chiunque, perché ognuno può riconoscersi in una piccola fetta di Londra e trovare se stesso!
Quello che c’è di bello nel viaggiare è la possibilità di staccare totalmente la spina. Non è egoismo, ma ogni volta che mi allontano, anche solo per pochi giorni, riesco a pensare totalmente a me stessa e a i miei bisogni. Mi piace non avere orari, non dover rispettare scadenze, non dover rendere conto a un tempo che nella routine di ogni giorno viene continuamente scandito da impegni e doveri!
Mi piace anche la sensazione del sentirmi piccola, quasi indifesa, perché nessuno mi conosce, è ciò che riesce a farmi sentire libera, anche se magari manca la protezione di quegli affetti su cui a casa puoi contare.
Viaggiare è come entrare in un’altra dimensione per me…è il mio 3D! Mi piace osservare la gente, quello che fa, come si veste e come si comporta! Faticare nell’esprimermi in una lingua diversa, sforzarmi nel capire gli altri, magiare nell’appartamento di chi mi ospita con persone che vengono da diverse parti del mondo.
Il ritorno è ogni volta mi provoca un nodo alla gola…sento la mancanza di tutto quello con cui sono stata a contatto anche per pochi giorni, e fatico a riabituarmi a ciò che ho qua…è strano.
Mi piace ricordare… e le mie foto me lo permettono ogni volta….

UN PRANZO COME SPERANZA

Lei aveva solo una speranza: che lui andasse a quel pranzo!
Non le importava di niente. Sapeva che vedendolo avrebbe sofferto, era consapevole che se lui ci fosse stato avrebbe portato anche il suo nuovo amore, ma sapeva ancora meglio che senza vederlo sarebbe stata appesa a quel filo che da tempo la illude e voleva solo capire quale sensazione avrebbe provato.
Non si sarebbero detti niente: lei, orgogliosa e introversa, forse un po’ come lui…
Lui, vigliacco e insicuro, molto distante in questo da lei.
Si erano amati.
C’era stato un viaggio insieme. Il più bel viaggio per lei…l’unico bel viaggio per lui.
Lei lo aveva amato in quel viaggio…era semplice amarlo in quei giorni. Lui osservava il mondo con gli occhi di una bambino, si stupiva, sorrideva, aveva quell’umiltà che oggi manca ai più e la spensieratezza di chi è tranquillamente se stesso. Era felice. Lei lo guardava…come non aveva mai fatto. C’era qualcosa di diverso in lui, di migliore, qualcosa che lei stava scoprendo viaggiando. Proprio come mentre visiti una città, che credevi di conoscere e invece la inizi a vedere con altri occhi.
Addormentandosi sentiva il suo respiro e rare volte aveva avuto questa bella opportunità. La protezione di chi semplicemente è presente senza pretendere.
La magia si era spezzata pochi mesi dopo. Ma sia lei che lui, incosciamente e incondizionatamente legati al ricordo di quello che erano stati, si riunirono.
Lui diceva di amarla…lei sosteneva che lui confondesse l’amore con l’assenza di abitudine. Lei era convita di questo, ma era insicura di ciò che realmente avrebbe voluto. Lui era sicuro di volere lei, ma si sa…sentirsi soli rende vulnerabili, confonde…la sottile linea che sta tra l’amare e la necessità di aver bisogno almeno di credere di amare.
L’insicurezza di lei l’ha portata a perdere lui. Il grande amore che lui provava per lei gli ha permesso di legarsi all’altra lei.
Quel pranzo è la sua speranza…ma lui a quel pranzo non ci sarà

Una Risposta to “…UN PO’ DI ME…PENSANDO…”

  1. non sei pallosetta,sono semplicemente l’esperienza e la vita che ti portano a prevenire i brutti momenti …e sei soprattutto una persona speciale!!una vera amica!!ti voglio bene piccola!

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